PRESENTE, PASSATO FUTURO: LA MARINERIA A MOLA! SABATO 16 APRILE - SPORTELLO ELP
e quando cambierò casa lo vedrò da più lontano, ma non mancherà mai dalla mia vista.
Certo, se anche fossi andato a vivere da qualche altra parte, lo avrei portato sempre dentro, come tutti coloro che vivono o hanno vissuto a Mola di Bari, un paese che è in stretta relazione con il grande fratello blu che tanto ispira ed ha ispirato svariati artisti.
No, non è l'ennesimo articolo pro "SI" al referendum; anche se voglio vedere chi avrà il coraggio (specialmente in questo o in altri paesi simili) di votare al contrario.... ma ripeto, questo è un altro discorso.
Dal mio balcone per tutta la vita ho osservato il porto, le barchette; una volta sul lungomare c'erano tante persone che "facevano le reti" o le riparavano e soprattutto è rimasto pressocchè invariato l'orario di uscita delle barche, il loro rientro, il caos, specialmente in alcune ore presso "la piazza del pesce".
Più a destra, sempre dal mio posto privilegiato, i cantieri navali; un'estate ci ho pure lavorato; del resto la mia famiglia è tradizionalmente una famiglia di marittimi ed era mio zio, (ora mia cugina) il proprietario del cantiere navale.
Armatori, capitani, motoristi, proprietari, pescatori, ecc... è la mia storia, anzi meglio: la storia della mia famiglia ....
ma quanti altri a Mola possono ripetere questa frase?
... praticamente tutti!!!
Anche chi, non ha nulla a che fare con questi mestieri o chi non mangia neanche pesce (come me).
"La storia della marineria molese nel '900" è non solo quella di tutti noi, dei nostri parenti, ma è anche un libro di Vincenzo D'acquaviva che racconta le vicende di coloro che non si sono contraddistinti nell'affrontare un lavoro pesante non solamente nelle nostre acque territoriali, ma in una ideale flotta composta da equipaggi di ogni tempo che ha solcato quasi tutti i mari e che possiamo incontrare o ritrovare in queste pagine sia attraverso le parole che le tante fotografie.
leggere questo libro è stato bello e divertente: vedere molti miei parenti da giovani, trovarne altri che non ci sono più e sorridere perché se le tue radici sono la storia di questo paese, in un certo senso lo sei anche tu.
Ho sempre saputo che ci sono state importantissime imbarcazioni che si chiamavano con il mio cognome o con il nome di mio nonno; ho saputo che quest'ultimo non era come me lo ricordo io, negli ultimi anni della sua vita, ma che Marino Ruggiero "Iav nu sort pezz d uagnòn" e che comandava le imbarcazioni, spesso in Egitto e soprattutto che .... "Cod sì ca iav nu Sgnor".
Sono soddisfazioni che rimandano alla mente il mio perenne desiderio di viaggiare attraverso il tempo per conoscere nel fiore degli anni tante persone che non avrò più la possibilità di incontrare.
Bèh! Come al solito tendo ad esagerare con le premesse, ma non ho creato questo blog per scrivere dei comunicati stampa, quindi per tutto quello che ho scritto fino ad ora, credo sia doveroso per ogni molese, non solo dare almeno un'occhiata a questo libro, ma anche partecipare ad una bella iniziativa promossa dallo "Sportello Elp" nell'ambito di #culturaincantiere.
Lo scopo è quello di condividere questo libro ed è significativo che il "Laboratorio Urbano Cantiere delle Idee" si trovi in Via G. Di Vagno, 149 e cioè nello stabile che una volta era la sede della scuola marittima!
L'Enem (Ente Nazionale per l'Educazione Marinara) nacque nel lontano 1936 e si sposò perfettamente con il nostro territorio e la nostra economia.
E sicuramente si tratterà di un appuntamento interessantissimo per tutte quelle motivazioni che ho scritto all'inizio.
Del resto lo Sportello Elp lo presenta così:
Sarà l'occasione per ripercorrere alcune fasi della lunga storia di questa realtà che ha avuto il merito di sfornare una quantità straordinaria di provetti capitani e motoristi i quali si sono distinti con la loro attività e bravura sulle imbarcazioni che hanno solcato i nostri mari: Adriatico, Tirreno, Ligure, Ionio e Mediterraneo in genere. Tanti saranno i contributi di coloro che vorranno partecipare a questa iniziativa. Si tratta di un capitolo importante che è contenuto nel volume sulla MARINERIA MOLESE NEL '900, che tanto entusiasmo sta suscitando a Mola e anche all'estero presso i nostri emigranti sparsi ovunque nel mondo. Parleremo, altresì, delle prospettive che si vanno delineando per il futuro circa la nascita, nel nostro Comune, dell'Istituto Nautico. Vi aspettiamo sabato sera in via Di Vagno.Anzi, tornando al libro una cui copia è presente a casa mia, ci potrebbe essere la possibilità di vederne presto un altro capitolo, visto che non tutti i marittimi molesi, sono potuti entrare nel primo; mio padre stesso si sta prodigando per raccogliere materiale, foto ed aneddoti riguardanti mio nonno ed altri miei parenti; sarebbe bello avere sempre più dettagli circa la nostra storia, specialmente in un momento in cui c'è la forte possibilità di tornare alle origini.
Da parecchi anni "Il nautico" o "il marittimo" (ognuno lo ha sempre chiamato come preferiva a prescindere dal vero nome della scuola) non c'è più a Mola di Bari .... "Nu Sskaff a Crest" direbbe qualche vecchietto,
ma dall'anno prossimo come ho descritto nel mio articolo MOLA: CAPITANI CORAGGIOSI, DI MACCHINE E DI LUNGO CORSO (di Mercoledì 27 Gennaio 2016) dopo ben 15 anni dalla chiusura dell’Istituto Professionale Marittimo, è stata accolta dalla Città Metropolitana di Bari, dall’Ufficio Scolastico Regionale Puglia e dalla Regione Puglia la proposta di attivazione, presso l’Istituto Gorjux-Tridente di Mola, dell’indirizzo Nautico del corso di Logistica e Trasporti.
Serve, quindi ancora di più conoscere la storia che a Mola si vuole proseguire.....
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